Qualunque sia la nostra occupazione, che si realizzino prodotti, che si offrano servizi o che ci si occupi di comunicazione, è impensabile che la nostra attività possa essere destinata a tutti. Nella platea dei possibili fruitori, ci sarà una quota di potenziali destinatari che resta sicuramente indifferente e non dimostra alcun interesse. Ve ne sono poi altri che non trovano soddisfazione o dimostrano di non apprezzare. Altri, pur provando interesse ed apprezzamento, potrebbero non trovare vantaggiosi i prezzi del nostro listino. Ma - dando per scontato che sappiamo fare il nostro mestiere -, in ogni caso, ci sarà una quota di destinatari che decideranno di acquistare con soddisfazione i nostri prodotti o servizi.
Queste considerazioni le conosciamo e le sperimentiamo ogni giorno, proprio perché fanno parte del nostro lavoro, della nostra attività. Pertanto, così come siamo concentrati ed impegnati alla ricerca del nostro target, di quello che si allinea con il nostro esercizio, dobbiamo finalizzare la comunicazione per centrare il bersaglio giusto.
E’ inutile disperdere energie per ricercare clienti laddove non li potremo trovare. Anche in rete dobbiamo essere noi stessi e mantenere la nostra identità professionale. Forse qui è anche il caso di sottolineare che l’uso distorto dei social media pur se deprecabile, trova una motivazione psicologica nelle frustrazioni delle persone che si dipingono per ciò che non sono. Ma la loro consapevolezza, pur se distorta o deprecabile, rimane spesso in ambito virtuale. Se si accontentano così…
Diversamente, la comunicazione della nostra attività che avviene attraverso il sito non è virtuale. E’ assolutamente reale. Quindi se la alterassimo, offrendo una visione manipolata della nostra attività, faremmo solo un danno a noi stessi e al nostro esercizio.
Dovremo anche saper modulare il nostro livello comunicativo al target di riferimento, sia con il linguaggio che con le immagini, e dovremo sempre prediligere e ricercare la chiarezza e la semplicità piuttosto che sfarzose auto-esaltazioni.
Peraltro è necessario anche fare attenzione a non usare un approccio troppo generico. Ciò tende a mascherare il carattere, a nasconderlo. E’ quasi un modo per far pensare alla potenziale platea dei navigatori del nostro sito che siamo “uno dei tanti”.
La nostra abilità, o quella dei nostri consulenti, deve essere quella di proporci al target giusto nella maniera giusta. Questa è, in sostanza, la vera e grande utilità del sito: ampliare la platea di quelli che possiamo soddisfare e quindi dei nostri reali potenziali clienti. E se la nostra comunicazione funziona davvero, se non è concepita per essere un mezzo auto celebrativo, sintonizzato alle tendenze modaiole dell’ultimo minuto, gli effetti concreti e tangibili non tardano a manifestarsi.
In conclusione dovremo sempre considerare il sito come uno strumento reale e concreto con il quale, in modo trasparente e autentico, presentiamo la nostra attività e rivolgiamo il nostro messaggio ai giusti indirizzi. Dovremo dunque “accontentarci” di non poter “piacere a tutti”. L'importante è dare sempre il meglio di noi stessi affinché domani si possa essere migliori di quanto lo siamo oggi, e questo ci permetterà sicuramente di acquisire nuovo interesse e nuovi “clienti”.