Nel sommario abbiamo già elencato gli elementi che compongono la struttura degli articoli e, prima di analizzarli, è opportuno sottolineare che le loro funzioni sono caratterizzate dall’impronta che vogliamo o dobbiamo attribuire all’articolo stesso o dalla sua categoria (commento, editoriale, cronaca, articolo di fondo). L’insieme di queste variabili, pur senza alterare la struttura dell’articolo, ne modifica, a seconda dei casi, l’estensione dei componenti, che esamineremo nelle note che seguono.
ATTACCO (“LEAD”) – L’Attacco - definito anche “lead” in termini giornalistici – è il primo elemento dell’articolo e, spesso, coincide proprio con la prima frase. Si può affermare che ha una doppia valenza e infatti, mentre fornisce un quadro informativo sintetico ma sufficiente ad offrire una prima percezione del fatto o dell’argomento trattato, dall’altro ha il compito di stimolare il giusto interesse nel lettore, in modo da indurlo nella prosecuzione della lettura.
Secondo le più autorevoli scuole per l'educazione al giornalismo e alla comunicazione di massa, le caratteristiche che offrono maggiore impatto nell'Attacco si possono schematizzare in queste indicazioni:
- deve presentare le risposte a tutte le 5W (vedi articolo dedicato);
- deve saper stimolare subito l’interesse del lettore;
- deve preferire forme verbali attive e, più in generale, verbi fortemente espressivi e tali da rendere la narrazione più intensa e brillante;
- deve sempre considerare il contesto e la tipicità del pubblico cui è indirizzato l’articolo.
Un Attacco efficace dovrà anche essere caratterizzato e sostenuto da un testo molto cadenzato, snello e scevro da inutili accessori e infiorettature, evitando, nel contempo, toni allarmistici e concitati.
SPALLA – La funzione della Spalla è quella di descrivere più approfonditamente gli elementi che offrono al lettore un quadro più esaustivo rispetto a quanto disegnato nell’Attacco. Solitamente nella Spalla si conclude anche l’analisi delle 5W introdotte nell’Attacco.
L’attività ottimale della sequenza Attacco-Spalla si determina quando, rispondendo, alle 5W che sono alla base dello stile giornalistico (Chi? Che cosa? Quando? Dove? Perché?), il lettore può già essere in grado di ricavare una prima impressione circostanziata riguardo all’oggetto dell’articolo e sua alla comprensione.
Per questo è di fondamentale importanza gestire Attacco e Spalla mirando a mettere in luce la sostanza più che i dettagli, le cui analisi e trattazioni potranno essere svolte nel Corpo centrale dell’articolo.
CORPO CENTRALE – Il Corpo centrale costituisce, in pratica, il cuore di un testo giornalistico ed è l’area in cui viene estesa l’esplorazione e l’analisi degli elementi informativi, in modo da indurre il lettore a valutazioni e riflessioni sulla tematica trattata.
Peraltro, questa è l’area che offre lo spazio maggiore, sia in termini discrezionali che in termini di spazio, per la trattazione dell’articolo. Infatti, se l’Attacco deve rappresentare un quadro di riferimento sintetico e la Spalla rimane vincolata alla trattazione delle 5W, il Corpo centrale consente una maggiore autonomia e libertà di esposizione.
CHIUSURA – La Chiusura è la parte finale dell’articolo. È formata dalle ultime righe o, al più, dall’ultimo paragrafo e la sua funzione è quella di affidare simbolicamente la notizia al lettore.
In un certo senso, la Chiusura può anche essere vista come un richiamo dell’Attacco, quasi un modo per affermare o riaffermare la “tesi” espressa in apertura, dopo che la stessa è stata discussa e dimostrata nell’articolazione del testo.
La Chiusura può anche essere caratterizzata da frasi molto sintetiche che si collegano a possibili sviluppi o si possono correlare ad altri articoli già trattati.
Un esempio concreto di quanto appena affermato? Eccolo:
per approfondire il contenuto di questo post è consigliabile leggere quello dedicato alle 5W dello stile giornalistico.