CARATTERISTICHE GENERALI
Tra i moduli del CMS dedicati alla comunicazione, quello dei video consente di organizzare e gestire un archivio composto da video e filmati residenti su canali YouTube.
La pagina dedicata al singolo video presenta il titolo, le classificazioni sintetiche (autore, fonte, tema/categoria, data di pubblicazione), il sommario e l’area con il player del filmato. Subito sotto è posta un’area di testo – identica a quella utilizzata per articoli e comunicati – in cui è possibile inserire un testo formattato. In questo modo si può commentare il video presentato, con un vero e proprio articolo.
Scendendo ancora, si trova l’area dedicata ai marcatori che si riferiscono alla tematica/narrazione che caratterizza il video (tag, etichette) e, infine, è collocato lo spazio destinato ad accogliere – quando necessario – la lista dei media correlati.
Oltre alle
caratteristiche comuni a tutti i moduli, la peculiarità del modulo “Video YouTube” è costituita dall’area per la visualizzazione del testo.
IL SIGNIFICATO E LE IMPLICAZIONI DELL’INCORPORAZIONE
La caratteristica principale del modulo consiste nel fatto che l’oggetto principale della comunicazione – in questo caso il video – è un oggetto “esterno”. Esso viene incorporato, semplicemente utilizzando le funzioni offerte da YouTube.
Qui, indipendentemente dall’aspetto tecnico, è opportuno fissare l’attenzione sulle implicazioni connesse all’incorporazione. In realtà, uno dei punti fondamentali nella gestione dei siti è rappresentato dal controllo delle informazioni. A volte, infatti, può capitare - come nel caso dei video che sono residenti su altre piattaforme - che si utilizzino dei contenuti prodotti da terzi. I questi casi, dunque, è più che mai opportuno eseguire un controllo accurato dell’intera sequenza.
Con una metafora, l’incorporazione di un video esterno nella pagina del nostro sito, si potrebbe paragonare alla rappresentazione di una determinata scena i cui attori possono essere persone a noi estranee, ma che si compie dalla finestra di casa nostra. Ebbene, è chiaro che in una situazione del genere dovremmo prestare la massima attenzione. Ciò, sia per quanto riguarda i contenuti, che per quanto riguarda eventuali link presenti o suggeriti nel materiale filmato.
In pratica, comunque, nella gestione dei video, possiamo considerare due diverse “linee di produzione”.
La prima – quella auspicabile – consiste nell’utilizzare video e filmati autoprodotti e residenti su canali YouTube, di cui abbiamo un controllo esclusivo e totale.
La seconda consiste nell’utilizzare video e filmati prodotti da terzi e residenti su canali di cui non sia ha alcun controllo. Già si è detto dell’attenzione che dobbiamo riservare in queste situazioni. Qui si può anche aggiungere che non sono rari i casi in cui accade che il video incorporato venga rimosso. E se, il sistema-modulo è in grado di intercettare questa circostanza, può comunque accadere che il sito contenga dei riferimenti testuali su tali video.
Quindi, sempre nel caso di utilizzo di video prodotti da terzi, è buona norma, non solo verificare il contenuto del singolo video, ma anche avere una conoscenza sufficiente del canale da cui si esegue l’inclusione. Sufficiente per valutarne stabilità, attendibilità, serietà.
Evidentemente, è sempre possibile utilizzare una sorta di mix tra le due ipotesi cui si è accennato.
ALCUNE RIFLESSIONI SULLA DURATA E SULLE TIPOLOGIE DEI VIDEO
Questo argomento potrebbe riguardare più di un serio approfondimento. Qui mi limito soltanto a richiamare un’affermazione che ritengo di importanza fondamentale, anche nella pianificazione dei media di un sito, e cioè che “
non si può piacere a tutti”. Ognuno ha il suo target di riferimento ed è a questo che ci si deve ispirare per progettare anche la comunicazione video.
Con tale consapevolezza, identificata la platea degli utenti a cui rivolgersi, sarà più facile trovare le tecniche e le strategie per offrire loro dei contenuti video che li possano soddisfare.
Nell’ambito della tipologia dei miei utenti, i punti di maggiore interesse riguardano la realizzazione di video e filmati dedicati a presentazioni (aziendali, di prodotti e servizi), a guide informative e tutorial, alla cronaca (eventi), a reportage anche dettagliati (convention, congressi), a documentari su temi storici e scientifici, alla promozione di prodotti e servizi.
Nel seguito di questo paragrafo, senza scendere nei dettagli, vedremo alcuni consigli che possono rivelarsi utili per organizzare la realizzazione dei video.
Durata ideale di un video. - In merito alla durata ideale dei video pubblicati su internet, studi statistici ampiamente diffusi sul web, affermano che dopo 3 minuti di filmato si perde già il 40% dell’audience. C’è però da chiedersi che valore possa avere questa affermazione se non si contestualizza la categoria del target, il tipo e la finalità del messaggio video. Probabilmente, potrà avere un significato per chi si rivolge ad un pubblico generico, ponendosi l’obiettivo primario di intrattenere, senza la necessità di comunicare una notizia o, ben che meno, un contenuto informativo di qualità, realmente utile e concreto.
È certo che se sono necessari 3 minuti per esporre un concetto, se ne devono usare 3 e non 10. Ma, quando ne sono necessari 10, non se ne possono usare 3!
E allora, forse vale la pena tenere in considerazione le suddette affermazioni degli esperti di statistica del web, per stimolare ancor più la sintesi e la concretezza, ma non certo per attuare semplificazioni brutali a favore della brevità del messaggio.
Uso delle sigle. – Nell’ambito dei contenuti video, una “sigla” si può definire come sequenza video-musicale che apre, ed eventualmente chiude, e quindi sintetizza un contenuto video, proprio come un marchio, un sigillo… una sigla. Dovrebbe rappresentare una sorta di impronta soggettiva, esclusiva o di tematica-personale, un marchio stilistico tale da costituire una specie di segno peculiare.
Le sigle si rivelano, pertanto, un utile tratto distintivo, ma si deve prestare attenzione a non valicare i limiti oltre i quali si cade nell’autoreferenzialità. Qui è possibile indicare una durata ideale di 8, massimo 10 secondi. Si può ancora osservare che, nell’ambito di uno stesso marchio possono essere “tematizzate”, per rappresentare e distinguere delle video-rubriche periodiche. Possono anche essere utilizzate per dare visibilità ad uno sponsor, che contribuisce al sostenimento dei costi di produzione.
Segmentazione dei contenuti. – In alcuni casi, come nella cronaca dettagliata o nella trattazione di argomenti piuttosto complessi ed articolati, si manifesta la necessità oggettiva e imprescindibile di presentare i contributi filmati senza poterli ridurre. Ecco che, in questi casi, si rivela di grande aiuto la segmentazione dei video.
Ad esempio, dovendo produrre un video integrale relativo ad una convention, in cui si alternano diversi relatori, è possibile utilizzare questo metodo. Si può immaginare di realizzare un breve filmato costituito da un cappello introduttivo in cui si citano le tematiche principali ed i relatori più importanti. Assieme a questo, vengono poi prodotti altri video, dedicati, ciascuno all’intervento di un singolo relatore.
La medesima tecnica di segmentazione può essere adottata nel caso di video didattici o informativi che si riferiscono ad argomenti piuttosto complessi ed articolarti. In questo caso, proprio l’articolazione dei temi, può costituire un’utile traccia per operare una segmentazione. Così, si potranno generare diversi video, tra loro correlati ad una precisa sequenza. Il risultato permetterà di ottenere una lunghezza media decisamente contenuta ed un accesso all’informazione più preciso ed efficace.
Cronaca di eventi “mono-focali”. – In alcune circostanze, accade che la cronaca di un dato evento sia incentrata su un unico elemento focale. Lo si può osservare, in particolare, in alcune celebrazioni o manifestazioni che interessano una determinata comunità locale. Pensiamo, ad esempio, alla festa del carnevale il cui epilogo – l’elemento focale - è rappresentato dal “Funerale di Re Carnevale”.
Ecco, che, in questo caso saremo in grado anche di soddisfare i consigli degli emeriti statistici del web, circa la durata dei filmati. Allora, si potrebbero dedicare diverse brevi sequenze di impatto, della durata compresa tra i 4 e gli 8 secondi, raccolte nell’arco dell’evento. A queste potrebbero essere intervallate le sequenze che narrano le varie fasi del funerale carnascialesco. Il tutto, con la base di una colonna sonora adeguata ed opportunamente sincronizzata a cui, di tanto in tanto, incrociare echi di sottofondo tratti dall’evento reale.
In casi del genere, non è nemmeno indispensabile una voce narrante, e, davvero in un paio di minuti (nemmeno i fatidici 3!), si può narrare esaustivamente, con brio e vivacità.
La stessa metodologia narrativa potrebbe essere dedicata anche alla cronaca di un evento sociale (una gita, una cena, una festa). Pure in questo caso, una descrizione costruita attraverso mini-sequenze, intervallate alle riprese degli elementi salienti e supportata da una colonna sonora musicale, sarebbe idonea a rappresentare l’evento con sintesi ed attrattività.
Sempre orizzontali. Prossimamente saranno dedicate delle trattazioni approfondite sulla gestione delle diverse tipologie dei video. Ora, nel chiudere il capitolo, voglio sottolineare ancora una volta che le riprese video prodotte per il sito vanno sempre eseguite impostando l’estensione orizzontale. Anche questo significa usare le tecnologie in modo attivo e consapevole e non diventarne oggetti passivi.
FUNZIONI PER DARE EVIDENZA AI VIDEO
Un’altra importante caratteristica del modulo “Video” si manifesta nella home page del sito. Qui, infatti, sono riservate due aree che hanno lo scopo di mettere in evidenza i video.
Tra le due, quella che offre la massima rilevanza è la cosiddetta “
area del video in evidenza”, il cui rilievo è amplificato anche dall’alto posizionamento. In questo caso è possibile gestire la presenza (inserimento e rimozione) di un video selezionato tra quelli già pubblicati, per attribuirgli un risalto superiore.
La seconda è la cosiddetta area
“Dalle gallerie multimediali” dove, per impostazione predefinita, vengono automaticamente inserite le anteprime dei record recenti, sotto forma di indice interattivo. Il sistema che gestisce il modulo permette comunque di interagire con l’area in questione. In tal modo, anziché presentare le anteprime delle ultime pubblicazioni, è possibile inserire quelle che si riferiscono ad una serie di video selezionati dall’archivio, a discrezione dell’amministratore del sito.
Pertanto, è necessario che nell’invio dei filmati da pubblicare, il “redattore” tenga conto anche di queste caratteristiche, per segnalare la necessità o l’opportunità di un loro utilizzo. È anche importante indicare la data limite (o di “scadenza”), in cui la funzione di evidenza dovrà essere rimossa.
COME PREPARARE E TRASMETTERE LE INFORMAZIONI PER LA PUBBLICAZIONE DEI VIDEO SUL SITO
Per trasmettere al webmaster l’informazione che identifica un video da pubblicare sul sito, sarebbe sufficiente il codice che fa parte del link fornito da YouTube. Ma, anche nel caso dei filmati, il modulo riserva una serie di elementi informativi che, non solo rappresentano un corredo, ma danno anche sostanza al livello informativo. Si tratta, come negli altri casi dei moduli dedicati alla comunicazione, di informazioni testuali che è opportuno raccogliere ordinatamente e secondo precise regole, in modo da creare una sorta di standard, la cui utilità diventa maggiore nel caso di redazioni allargate a più persone.
Le informazioni associate al video da trasmettere per la pubblicazione vanno raccolte ordinatamente in uno stesso documento. E, ricordando che per i video è prevista un’opzione che consente di utilizzare un’area – identica a quella degli articoli e comunicati – in cui si può inserire un testo formattato, è opportuno adoperare un editor di testo (Word o compatibile). A
questo link è possibile scaricare un documento che ne rappresenta un esempio.
Il contributo si chiude con una pratica lista che elenca gli elementi principali della trattazione, supportati da annotazioni essenziali. La checklist è scaricabile anche come documento singolo.
CHECK-LIST PER IL MODULO DEI "VIDEO YouTube"
- CODICE YouTube IDENTIFICATIVO DEL VIDEO – Nella pagina YouTube in cui è stato caricato il video fare clic sul pulsante CONDIVIDI posizionato sotto il video; fare clic su Incorpora e, dalla casella visualizzata, copiare il codice HTML (questo è un esempio https://youtu.be/nBhwX4Na0_U).
- TITOLO – Deve essere predittivo dei valori e dei contenuti e deve stimolare il visitatore alla consultazione della galleria. Deve essere sintetico: massimo 80 caratteri; 100 caratteri solo in via eccezionale.
- SOMMARIO – Svolge una funzione molto importante anche nell’indice dei filmati. Deve rafforzare ed estendere il messaggio espresso nel titolo, sia pure mantenendo un discreto grado di sintesi (massimo circa 20-30 parole e, possibilmente, senza superare i 200 caratteri).
- TEMI o CATEGORIE – Indicare la categoria principale utilizzando uno dei temi previsti dal piano editoriale del sito. Eventualmente, suggerire una nuova definizione al responsabile del piano.
- ETICHETTE o TAG – Utilizzare tag pertinenti con i contenuti del documento. Non usare tag identici alle definizioni delle categorie.
- AUTORE – Indicare solo nel caso in cui tutti i contributi video sono dello stesso autore. Altrimenti, se necessario, indicare “autori diversi”.
- FONTE – Usare la fonte quando richiesto. Nella fattispecie, si può anche indicare la denominazione del canale YouTube che contiene il video.
- DATA – È consigliabile indicare la data di pubblicazione del video sul canale YouTube. Eventualmente, nel caso di reportage (con valore di cronaca), la data (o le date) delle riprese può essere inserita nel testo informativo che accompagna il video.
- CORRELAZIONI – Segnalare le correlazioni da creare con il materiale informativo già pubblicato. Verificare opportunità, necessità e grado di attinenza.
- MASSIMA EVIDENZA DI HOME PAGE – Segnalare opportunità di evidenziare il video, indicando possibilmente la data di rimozione.
- EVIDENZA DI SECONDO LIVELLO – Segnalare opportunità di evidenza, indicando possibilmente la data di rimozione.
- VERIFICA RISPETTO DIRITTO D’AUTORE – Fare sempre attenzione a rispettare il diritto d’autore. Nel caso dei video residenti su canali YouTube, fare sempre attenzione che i video incorporati siano “pubblici” e quindi visibili a tutti nella lista dei “video caricati”.
- VERIFICA RISPETTO NORMATIVA PRIVACY – Fare attenzione al rispetto delle normative di legge relative all’uso di immagini che ritraggono persone, con particolare riguardo alla presenza dei minori.